Dessert di passione e gioielli Siciliani

Dessert Russino al frutto della passione 518

Dessert Russino al frutto della passione 318Ero rimasto nell’ultimo post con il racconto della visita e dell’incontro con il frutto della passione, il suo gradevolissimo assaggio appena raccolto dall’albero, maturo, succoso, profumatissimo, inebriante.
Gustarlo li è stato come viaggiare immediatamente e essere portati alle origini geografiche di questa pinta nel paese dove è nata e sviluppata senza per questo dover sapere necessariamente quale paese.

Perché le suggestioni del cibo hanno questo di magico, trasportarci via, lontano in un misto di ricordi personali, suggestioni, illusioni in positivo, deviazioni temporali, trasporti di pensieri che potremmo assimilare tranquillamente a una bella meditazione di corpo, anima e spirito.
Naturalmente se ciò che consumiamo ha in se questo valore e se chi eventualmente lo ha trasformato in cucina questo valore lo ha lasciato più o meno integro!
In ogni caso i viaggi che si possono fare con il cibo pur restando fermi in un luogo preciso sono infinti e molteplici, la fortuna d’avere è quella di trovare il cibo buono e sperare che chi ci conduce nel viaggio sappia di questo cibo compenetrarne l’anima per riportarla a noi insieme al suo spirito creativo.
A me la fortuna è capitata con questi frutti passionali e con altri gioielli alimentari Siciliani nella contingenza di avere l’altra fortuna di poter condurre da me il viaggio stesso in purezza o in cucina che sia!!!
Comunque a chi capita in Sicilia e vuole provare l’emozione di un percorso sensoriale tra aromi, frutti, profumi e suggestioni del paesaggio consiglio fortemente la visita a questa azienda agricola.
Ce non è questo il luogo per pubblicizzare perché le finalità di questo blog sono altre, però cito con riconoscenza chi ci ha accolto ed è anima dell’azienda, Enrico Russino, e per chiunque voglia conoscere altro sono disponibile a informazioni direttamente via mail.
Dalla “raccolta” di questi frutti passionali oltre al refrigerio di gustarli sul posto è nata però una interessante ricetta che del frutto porta con se tutta la bellezza organolettica rafforzata da un altro prodotto gioiello di Sicilia quale è il mandarino, in questo caso in conserva (senza dimenticare l’eccellente latte di mandorle).
La sinergia è come accaduto con il dessert di more con il kuzu la cui delicatezza addensante è stata più che mai azzeccata rispetto al valore intrinseco del frutto.
Un dessert estremamente semplice, geniale nelle combinazioni e emozionante, almeno questo è il mio parere, peccato che i frutti fossero solo una manciata e al ristorante, a parte la nostra prova interna, non siamo riuscito a servirlo!
A voi invece va come mio omaggio per la pazienza di volermi leggere!!!
Omaggio anche a Enrico il cui dolce è dedicato.

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Dessert Russino al frutto della passione

Dessert Russino al frutto della passione 518

Ingredienti per 4 persone:

  • 130 g di succo e semi di passion fruit,
  • 2-3 cucchiai di marmellata di mandarini,
  • 300 ml di latte di mandorle non zuccherato,
  • 40 g di kuzu

Preparazione

  1. Lavare esternamente i frutti per precauzione, dividerli a metà e svuotarli raccogliendo solo il succo e i semi fino ad arrivare alle quantità indicate.
  2. Sciogliere il kuzu con qualche cucchiaio di latte di mandorle freddo fino a formare una salsina densa, a parte frullare brevemente il restante latte con la marmellata di mandarini (da dosare in base al suo grado zuccherino in rapporto a quello del succo dei frutti).
  3. Unire i due composti in un pentolino e iniziare a scaldare, continuare a mescolare fino a quando la crema non comincia a diventare densa, compatta e leggermente traslucida lasciando sul fornello a calore basso per 1-2 minuti al massimo.
  4. Intepidire la crema diventata molto densa e incorporare solo ora il frutto della passione diluendo e ammorbidendo il tutto.
  5. Suddividerlo in 4 coppette bagnate, lasciare raffreddare, conservare in frigorifero per almeno 2-3 ore, sformare e decorare a piacere.
Dessert di passione e gioielli Siciliani - Ultima modifica: 2014-09-10T09:46:42+02:00 da Giuseppe Capano

1 Commento

    • Ciao Elena,
      non è uguale, le consistenze sono diverse, più vellutato e cremoso il kuzu rispetto all’amido di mais, ma può essere un alternativa accettabile, se non altro perchè molto più economica.
      Se ti capita magari prova e poi dimmi!
      Grazie e a presto
      Giuseppe

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