Una caprese alternativa

Caprese di tofu

Caprese di tofu 318Alcuni mesi fa un assidua lettrice mi aveva chiesto una ricetta o anche una semplice idea alternativa alla classica caprese con mozzarella e basilico, in previsione dell’estate avrebbe voluto proporla con i primi caldi.
Come è facile immaginare la richiesta era come sostituire la mozzarella essendo la lettrice allergica ai latticini e tendenzialmente non consumatrice di prodotti di origine animale.

Mi raccontava di alcuni tofu aromatizzati che aveva assaggiato di recente e in effetti anche io in questi ultimi mesi lavorando al progetto del ristorante vegetariano di Abano ho avuto modo di assaggiare degli ottimi prodotti a base di tofu lavorato.
Da questa richiesta e dalla riflessione scaturita è nata poi la proposta di inserire un piatto di questo tipo anche nel ristorante vegetariano di Grosseto e così da quest’anno compare nel menu, in una forma più semplice di quella che poi vi racconterò.
Mi piace raccontarlo perché spesso mi chiedono come nascono idee e ricette o semplici proposte e siccome non esistono regole o trucchi sempre uguali ecco che questo è un buon esempio di come può nascere una nuova proposta.
L’idea in se tutto sommato è semplice, prendere del buon basilico fresco, pulirlo velocemente e ancora più velocemente frullarlo con buon olio da olive, così che le sue molecole oltre a insaporire proteggano la delicata erba aromatica.
Tagliare poi a fettine del tofu e lasciarlo marinare in questo olio al basilico abbinandolo in seguito a pomodori tagliati a fettine e al limite qualche oliva, la madre dell’olio!
In questa veste ve lo presento con l’arricchimento di cetrioli resi un po’ croccanti con dei fiocchi di mais sbriciolati poco prima di servire.
C’è però un particolare, il tofu che vedete in foto è quello pronto e lavorato al basilico venduto già aromatizzato, un ottimo prodotto scelto per la praticità di servirlo e conservarlo facilmente, come dicevo in quest’altro post la nostra situazione è particolare e l’altissimo numero di coperti ci impone alcuni compromessi!
A parte questo il piatto è sicuramente più “vostro” se seguite le indicazioni di formare l’olio al basilico e lasciar marinare il tofu.
Mi viene in mente ora che un arricchimento potrebbe essere anche con della frutta secca o dei semi appena tostati, ma lascio a voi la fantasia di arricchirlo come meglio credete.

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Caprese con tofu al basilico e pomodori

Caprese di tofu

 

Ingredienti per 4 persone:

  • 1 mazzetto di basilico fresco,
  • 250 g circa di tofu,
  • 1 grande cetriolo,
  • 4 pomodori medi,
  • 1 cucchiaio colmo di fiocchi di mais,
  • 1-2 cucchiai di olive nere snocciolate,
  • olio extravergine d’oliva,
  • sale

Preparazione

  1. Sfogliare, lavare e asciugare il basilico, spezzettarlo con le mani e metterlo in un frullatore con 3-4 cucchiai di buon olio da olive, frullare fino a ottenere una densa salsina salando appena.
  2. Tagliare il tofu a fettine e condirlo con l’olio al basilico, coprirlo e lasciarlo marinare almeno 1 ora.
  3. Nel frattempo sbucciare il cetriolo, eliminare gran parte dei semi e tagliarlo a cubettini, condirlo con poco sale, 1 cucchiaio d’olio e a scelta qualche goccia di aceto.
  4. Lavare i pomodori e tagliarli a fettine, nel mezzo dei piatti alternare fettine di tofu con fettine di pomodoro, mettere ai lati i cetrioli e ricoprirli con i fiocchi di mais sbriciolati al momento decorando con le olive nere sezionate a metà per il lungo.
Una caprese alternativa - Ultima modifica: 2013-08-16T19:23:17+02:00 da Giuseppe Capano

1 Commento

  1. Semi di girasole tostati brevemente in padella e sfumati con una miscela di shoyu e acqua, poca poca quel tanto che basta a insaporirli…

    • Buongiorno Piero,
      la definizione “olio da olive” è mia e naturalmente può lasciare perplessi, a me piace perché ribadisce il valore della madre dell’olio.
      Un buon olio è certamente un buon extravergine, fatto possibilmente da qualche produttore che si conosce e che non costa 3 euro al litro come avviene nei supermercati.
      Chi lavora nel settore sa bene che un olio ben fatto costa già a chi lo produce almeno 5-6 euro per cui quando lo si vede venduto a prezzi inferiori qualcosa non va.
      Questo è un criterio, poi c’è ne sono molti altri, ma direi che partendo da questo e scegliendo quello che più soddisfa il nostro palato e la nostra cucina siamo già un passo avanti.
      Magari pubblico un post apposito e chiarisco meglio il tutto.
      A presto
      Giuseppe

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