Colorati gnocchetti con condimento al papavero

Gnocchetti di grano duro bicolori con olio all'aglio e papavero

Gnocchetti di grano duro bicolori con olio all'aglio e papaveroCome promesso da tempo ho raccolto una serie di notizie e informazioni utili sui semi di papavero in previsione di mettere sul blog le due ricette a base di questi semi che ho provato settimane fa.
Sono essenzialmente alcune informazioni interessanti che a suo tempo avevo scritto per un articolo su Cucina Naturale nella bella rubrica “Condimenti e aromi”.
In quella occasione avevo preparato condimenti specifici e ricette a base di semi di papavero, ma non ho la documentazione fotografica che spero di realizzare in futuro, per cui dovrete “accontentarvi” delle ricette provate e fotografate di recente.


Inizio con il primo stralcio di notizie e subito dopo vi racconto della prima intrigante ricetta.

Advertisement

Il papavero è una delle piante più note per essersi diffusa indirettamente con il progresso dell’uomo, man mano che miglioravano le tecniche di coltivazione del frumento e dei cereali il papavero, infatti, ne approfittava per punteggiare di rosso in tutto il mondo i campi coltivati grazie al riemergere dei semi dopo i lavori di aratura.
Da iniziale pianta infestante si è nel tempo trasformata in utile risorsa culinaria e medica, grazie soprattutto ai tipici semi, da cui si estrae anche un delicato olio dall’odore quasi impercettibile.
Non bisogna preoccuparsi della sua parentela con il papavero da oppio, i suoi effetti sono ben più modesti, mentre in cucina è una valido alleato per migliorare la riuscita di numerosi piatti.

Questi gnocchetti sono nati in un momento in cui stavamo lavorando sulla farina di grano duro per varie prove e nuovi prodotti, allo stesso tempo era venuto fuori il pallino di utilizzare in maniera un po’ più creativa i semi di papavero.
A dire il vero sui semi qui non è che ci sia chissà quale elaborazione, però è un buon esempio della loro funzione condente e aromatica che unita a quella scenografica del tipico colore nero colpisce in positivo un po’ tutti i sensi.
I gnocchetti bicolori sono stati, invece, una bella intuizione anche per via dei bei colori che hanno reso una volta cucinati e il risultato è rimarchevole per il loro equilibrio nutrizionale dovuto in buona parte alla mancanza di prodotti di origine animale.
Un bel vantaggio per il nostro corpo e allo stesso tempo una bella soddisfazione per il palato, ma anche una bella difficoltà di scelta e costruzione della ricetta, qui ben superata, direi a pieni voti.
Quindi per quanto in apparenza semplici e banali giudicateli con occhi più attenti perché i loro pregi sono tanti.
Ora la ricetta e buon appetito.

 

 

Gnocchetti di grano duro bicolori con olio all'aglio e papavero

Gnocchetti di grano duro bicolori con olio all'aglio e papavero

 

Ingredienti per 4 persone:

  • 125 g di spinaci freschi,
  • 6 pomodori secchi sottolio,
  • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro,
  • 280 g di farina di semola di grano duro,
  • 2 spicchi d'aglio,
  • 2 cucchiai abbondanti di semi di papavero,
  • olio extravergine d'oliva,
  • sale

 

Preparazione

  1. Mondare gli spinaci dalla radice finale, lavarli molto bene, metterli in una pentola con la sola acqua di lavaggio e lessarli per 10 minuti circa.
  2. Scolarli, intiepidirli, strizzarli molto bene e tritarli molto finemente, in alternativa frullarli fino a ridurli in crema, scolare con cura dall'olio e tritare finemente anche i pomodori mescolandoli in una ciotola con il concentrato.
  3. Mettere la metà della farina a fontana su una spianatoia, aggiungere un pizzico di sale, gli spinaci tritati e la poca acqua tiepida sufficiente a formare un composto omogeneo da coprire e lasciare riposare 30 minuti, procedere allo stesso modo con la restante farina usando i pomodori.
  4. Prendere un pezzo di impasto di gnocchi alla volta, arrotolarlo sul tavolo dandogli la forma di un sottile grissino, tagliarlo in piccoli pezzi di 1/2 cm di lunghezza, schiacciarli con il pollice, infarinarli e disporli su un vassoio in modo da non farli attaccare.
  5. Sbucciare l'aglio, tritarlo e metterlo in un pentolino insieme a 4 cucchiai abbondanti di olio e i semi di papavero, rosolare a calore dolce per 5 minuti circa.
  6. Lessare i gnocchetti in abbondante acqua bollente salata per 5 minuti abbondanti, scolarli non troppo asciutti, condirli con l'olio aromatico e servire.
Colorati gnocchetti con condimento al papavero - Ultima modifica: 2012-03-13T20:56:21+01:00 da Giuseppe Capano

1 Commento

  1. ieri sera ho usato i semi di papavero nell’impasto di muffin salati. Per questi gnocchi non hai aggiunto patate, ma sono morbidi lo stesso? sai io non mi cimento spesso nella pasta fatta a mano e temo disastri, anche se qualche tempo fa ho provato le “impronte di ceci” … troppo tempo fa, devo rinfrescarmi la memoria 😉

    • Ciao Nadir,
      no non sono morbidi come quelli di patate, rimangono più sodi e da masticare, un riferimento potrebbero essere la consistenza di trofie ben cotte per intenderci, comunque lo scopo non era tenerli morbidi, ma appunto più sodi per far apprezzare la consistenza della farina di grano duro. Se hai fatto le impronte la consistenza è abbastanza simile, ricalcano lo stesso concetto.

  2. ciao Giuseppe, sono sempre stato affascinato dai pomodori secchi, che da queste parti sono di casa, ma non li so utilizzare. Hai voglia di darmi una sgrezzata?
    grazie
    Michele
    ps. nel blog ho trovato solo questa ricetta in cui li utilizzi

    • Caro Michele non ho fatto caso a quante ricette ci sono con i pomodori secchi, anche perché spesso mi confondo con le ricette che pubblico sulla rivista, nei libri e sul mio portale.
      In ogni caso in repertorio ci sono e ne ho già viste al volo 3, due sono decisamente fuori stagione, la terza potrebbe andare e magari nei prossimi giorni la metto sul blog.
      In ogni caso la loro carica aromatica e impronta nelle ricette è paragonabile al trittico acciughe, capperi e olive per cui un inizio potrebbe essere quello di sostituire uno di questi 3 ingredienti con i pomodori secchi.
      Se sottolio senza bisogno di fare alcuna operazione se non scolarli bene, se semplicemente secchi reidratandoli a scelta con buon vino bianco, brodo vegetale o aceto di qualità allungato con acqua.
      Spero di non dimenticarmi di postare la ricetta che ho promesso.
      Giuseppe

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome