Quale grimaldello per spalancare i portoni chiusi della stagionalità?


Tornando nel centro che ospiterà la festa di cui parlavo ieri ho rivisto con più attenzione alcuni simpatici quadri che rappresentano le stagioni.
Mi ha incuriosito subito quello dedicato all’estate perché è saltato all’occhio un particolare diciamo curioso che denota una piccola confusione nell’autore del, ripeto, simpatico riquadro.
Intuirete certamente da soli guardando le foto quale è o sono gli intrusi presenti nel disegno, consideriamolo una sorta di gioco dell’estate in stile settimana enigmistica.

A parte il gioco per me è stata una ulteriore riflessione sulla grande difficoltà che sempre di più c’è nell’avere coscienza delle stagioni e dei frutti corrispondenti, intendendo come frutti tutti i prodotti naturalmente prodotti dalla terra in quel frangente dell’anno.
Certo conta anche il fatto che il nostro paese ha un esposizione diversa tra nord e sud considerando la sua lunghezza, ma alcune stagionalità sono indelebili, appartengono a quel mese e a quella frazione di tempo a prescindere dalla posizione geografica.
Per questo a volte mi sembra di parlare di cose astratte che ormai non interessano più a nessuno, la forza centrifuga della distribuzione commerciale che per puri interessi economici ci fa trovare tutto sempre è devastante e l’opposizione costruttiva di chi cerca di fare cultura contraria è purtroppo poverissima cosa rispetto alla potenza del mondo commerciale.
Personalmente continuerò a insistere sulla strada del rispetto stagionale dei prodotti e della nostra stessa natura di donne e uomini, ma mi rendo anche conto che bisognerebbe trovare un grimaldello che finalmente scardini gli enormi portoni chiusi che abbiamo davanti.
Ce la faremo?

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Quale grimaldello per spalancare i portoni chiusi della stagionalità? - Ultima modifica: 2012-08-04T19:44:00+02:00 da Giuseppe Capano

1 Commento

  1. C’è una zucca dietro l’anguria che c’entra poco e quel kiwi che si paracaduta? Vorrà mica dire che sta per arrivare dato che si raccoglie a fine settembre/ottobre? Il kiwi è uno di quei frutti che ormai si trova tutto l’anno: raccolto nei primi mesi d’autunno, viene messo nelle celle frigorifere e venduto da marzo in poi. Che senso ha se la natura ha voluto che i frutti con tanta vitamina C (come il kiwi) si devono consumano nei mesi invernali?

    • Domanda più che opportuna caro Giuseppe, infatti l’imputato numero 1 del disegno è proprio il kiwi. Che senso ha tenerlo sempre in commercio? Probabilmente per arricchire le tasche di chi lo vende e allo stesso tempo rendere precaria la nostra salute fisica e poi mentale percettiva, un termine forse brutto ma che rende l’idea dell’annullamento delle nostre naturali percezioni stagionali a favore del puro consumismo senza pensieri.
      A presto

    • Ciao Nadir, ben trovata a te.
      Le ciliegie al sud arrivano dopo per cui magari per qualcuno sono comunque estive, ma ananas e banane poteva benissimo evitarle, con tutta la frutta buona che abbiamo!!!!
      A presto
      Giuseppe

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